Il codice sorgente di Telegram è stato finalmente aggiornato

Telegram è un software open-source, cioè il suo codice sorgente è pubblico, consultabile e migliorabile da tutti. Un codice aperto è sinonimo di trasparenza e sicurezza, perché chiunque può verificare con esattezza come si comporta il programma; cosa non possibile per i software chiusi — come la maggior parte di quelli commerciali.

Per qualche mese, tuttavia, il codice disponibile pubblicamente non è più stato aggiornato, nonostante le versioni presenti sugli store iOS e Android abbiano subìto importanti migliorie.

Per l’esattezza, il codice per Android disponibile su GitHub era fermo da ottobre dell’anno scorso, mentre quello per iOS, anch’esso pubblicato su GitHub, non ha avuto aggiornamenti da novembre 2016 a febbraio di quest’anno.

In questi giorni, fortunatamente, entrambi sono stati aggiornati e sincronizzati all’ultima versione pubblicata sugli store, come ha annunciato Pavel Durov su Twitter:

Alcuni utenti avevano criticato Telegram sostenendo che non fosse più considerabile un programma open-source. La comunità del software libero gradirà quindi queste recenti pubblicazioni, seppur arrivate dopo un ampio iato. Rimane invece chiuso il codice lato server, ma sul sito ufficiale di Telegram si legge questo:

Perché non rendere tutto open source?
Tutto il codice sarà rilasciato alla fine. Abbiamo iniziato con le parti più utili – un’API ben documentata che permette agli sviluppatori di creare nuove applicazioni per Telegram, e client open source che possono essere verificati da esperti di sicurezza.

Vedremo se davvero sarà così. Nel frattempo questi lunghi ritardi nell’aggiornamento del codice sono probabilmente dovuti alla volontà di non far trasparire le nuove funzionalità in fase di sviluppo, specialmente alla concorrenza oggi più che mai serrata.

Leggendo qualche tweet più in basso, Durov presenta un’altra novità, a suo dire «rivoluzionaria», in arrivo tra qualche settimana, di cui però non si conoscono ancora i dettagli.

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